

SHTËPIA
Ricerca di “casa” attraverso le sonorità della
musica tradizionale albanese
Hersi Matmuja, voce e percussioni a cornice
Andi Zeka, fisarmonica
Jacopo Conoci, violoncello
Questo progetto nasce dalla voglia di plasmare le sonorità della musica balcanica, attraverso gli elementi tecnici acquisiti nel percorso di studi classici. L’incontro tra la voce di Hersi Matmuja e la densità del violoncello di Jacopo Conoci è il primo passo di una danza che viene arricchita di nuovi ritmi con l’arrivo della fisarmonica di Andi Zeka. Dopo aver esplorato il repertorio delle musiche di Piazzolla, Morricone e Bacalov e di autori albanesi come Lola Gjoka, Prenkë Jakova, Tish Daija e Marie Kraja l’idea di intraprendere questo particolare viaggio all’interno dei suoni della tradizione, diventa subito una necessità.
L’Albania, madrepatria di Hersi ed Andi, e sponda opposta della terra pugliese di cui Jacopo è figlio, diventa il contenitore da cui trarre le musiche e le atmosfere necessarie a plasmare un repertorio variopinto, che si muove a ritmo di Valle o sulle note, a volte rudi e altre volte dense di nostalgia tipiche del Nord del paese, lasciando il compito della seduzione armonica alle eleganti polifonie del sud. Lo spettacolo musicale, basato sull’alternanza di musica e recitazione di semplici testi, scritti e rielaborati appositamente per fornire allo spettatore una linea guida, assume a volte l’aspetto di una serie di quadri, che si mostrano al pubblico nell’arco di un’ora, in cui le musiche dell’Albania incontrano per strada il Kosovo, arrivando infine ad attraversare l’Italia e a soffermarsi anche su quelle antiche rotte di cui la tradizione arbërshë è l’attestazione storica. Il filo conduttore della ricerca è racchiuso nel titolo, Shtepia ovvero Casa, quel luogo che per una generazione nata praticamente emigrando e divenuta per necessità lavorative, migrante di professione, ha un senso di vaghezza che la rende contemporaneamente un bisogno primario.

